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Alborelle fritte

Dosi
Ingredienti
Alborelle
Farina bianca
Olio d'oliva
Spicchi di limone e sale
Esecuzione Lavare bene i pesciolini, asciugarli in un canovaccio, passarli nella farina e friggerli in abbondante olio d'oliva ben bollente. Servire le alborelle caldissime, accompagnate da spicchi di limone. Salarle soltanto dopo la cottura.

Nb: Se le alborelle vengono pescate tra ottobre e maggio non occorre sventrarle

Missoltitt in gratella

Dosi
Ingredienti
Missoltitt (Agoni seccati)
Aceto di vino rosso
Esecuzione Disporre i pesci sulla gratella e porli su fuoco bassissimo o sulla brace; appena si gonfieranno un poco raschiarli leggermente con un coltello per levare le squame. Metterli ancora tiepidi in una terrina, spruzzarli con l'aceto e lasciarli stare così per almeno un'ora.  Sono ottimi serviti con la polenta abbrustolita sopra la gratella.

Nb: I missoltitt sono gli agoni del lago di Como pescati fra maggio e giugno. Dopo essere stati posti ad essiccare al sole, su particolari trespoli di legno, vengono messi in scatole di latta e pressati (missolta), intervallando i vari strati con foglie di alloro.

Pesce in carpione

Dosi per 4 persone
Ingredienti
1 Kg. di pesci anche di diverse qualità (consiglio anguille, alborelle, carpa)
Olio per friggere
Farina bianca
Aceto di vino bianco 3 dl.
Alloro, origano, aglio, sale e pepe
Esecuzione Pulire e lavare i pesci, (se anguilla dopo averla tagliata in tronchetti) asciugarli, passarli nella farina e friggerli in olio bollente, a fuoco moderato, devono prendere un bel colore biondo,   sgocciolateli e salateli.  Mettere i pesci così preparati in una terrina, cospargeteli con origano, pepe, aglio a pezzetti ed aggiungete l'alloro. In una casseruola mettete un cucchiaiata di olio della frittura, scaldatelo, aggiungete l'aceto e lasciate bollire coperto per un minuto. Versate il liquido caldissimo sui pesci che devono risultare tutti ben ricoperti. Lasciateli riposare per almeno 36 ore, così preparati si conservano diversi giorni.

Anguilla alla comasca

Dosi per 4 persone
Ingredienti
Anguilla circa 1 Kg.
Burro gr. 40
Olio d'oliva gr. 40
Carota, cipolla, sedano
Due pomodori maturi, funghi secchi
Erbe aromatiche (timo, alloro, salvia, prezzemolo)
Farina bianca, 1/2 lt. di vino rosso
Sale e pepe
Esecuzione Spellare e pulire l'anguilla, lavarla bene, asciugarla e tagliarla in pezzi di sei o sette cm. di lunghezza, cospargerli di pepe e sale e passarli nella farina. Fate rosolare un trito di carota, cipolla e sedano in una teglia con il burro e l'olio; appena le verdure cominciano a prendere colore, unire i rocchi di anguilla e farli dorare. Aggiungere quindi una manciatina di funghi secchi tritati (prima ammollati in acqua tiepida e strizzati), le erbe aromatiche legate a mazzetto e i pomodori lavati, privati dei semi e spezzettati. Lasciare cuocere per cinque minuti poi aggiungere il vino rosso: dopo circa quindici minuti togliere l'anguilla dal fuoco e servirla, accompagnandola eventualmente con  patate bollenti lessate.

Animelle in fricassea

Dosi per 4 persone
Ingredienti
Animelle di vitello o di pollo gr. 500
Burro gr. 50
2 Cipolle, un uovo, un limone
Una cucchiaiata di brodo, sale e pepe
Esecuzione Mettere sul fuoco una casseruola con abbondante acqua; quando alzerà il bollore levare il recipiente e buttare nell'acqua le animelle. Dopo un attimo toglierle e staccare con delicatezza la pellicina che le ricopre. In un tegame soffriggere il burro con la cipolla affettata, poi unire le animelle tagliate a pezzi, salarle, peparle e dopo circa 15 minuti disporle sul piatto di portata. In una scodella sbattere il tuorlo unendo il succo del limone ed il brodo, versare poi tutto quanto nel recipiente di cottura: mescolare a fuoco basso con una forchetta senza fare bollire. Appena comincia ad addensarsi versare la salsina sulle animelle e servirle subito.

Brasato con polenta

Dosi per 4 persone
Ingredienti
Manzo 1 kg. (scamone, codone o cappello da prete)
Burro 50 gr.
Pancetta quadra gr. 50
Una cipolla grossa, mezza carota una gamba di sedano
Salsa di pomodoro
Due chiodi di garofano, mezzo bicchiere di vino rosso
Un mestolo di brodo, noce moscata, sale e pepe
Polenta
Esecuzione Lardellare la carne con qualche dadino di pancetta e metterla in una casseruola dove si sia fatto soffriggere il burro. Rosolare la carne da tutte le parti, versando sopra il vino e quando questo sarà evaporato aggiungere le verdure tagliate sottilissime, i chiodi di garofano, il brodo, una cucchiaiata di salsa di pomodoro; salare, pepare e insaporire con un poco di noce moscata. Lasciare cuocere a fuoco lento per circa 6 ore. Passare al setaccio la salsa con le verdure e versarla sulla carne. Il brasato è così pronto, ma la tradizione richiede che venga consumato solo il giorno successivo, così da farlo riposare un giornata. In questo caso, prima di scaldarlo, levare il grasso superfluo rappreso in superficie; diventerà più magro e digeribile.

Bollito di manzo

Dosi per 4 persone
Ingredienti
Manzo 400 gr. (scamone, codone o cappello da prete)
Bianco costato (manzo) gr. 300
Testina di vitello 150 gr.
Una cipolla, una gamba di sedano, una carota e sale
Esecuzione Mettere sul fuoco una pentola con circa due litri e mezzo d'acqua, salarla e unire le verdure ben pulite e lavate. Quando l'acqua bollirà immergervi le carni di manzo, che richiedono maggior cottura. Dopo un'ora circa unire la testina di vitello e proseguire la cottura sempre a fuoco moderato e a pentola coperta. Servire le carni affettate e bollenti, spolverizzandole con un poco di sale grosso e bagnandole con un mestolino di brodo caldissimo. Accompagnarla con salsa verde, con mostarda di frutta, con verdura o sottaceti misti.

Casoeula

Dosi per 4 persone
Ingredienti
Verze kg. 2
Costine di maiale kg. 2
Cotiche gr. 500
Musetto 1
Zampa 1
Orecchio 1
Codino 1
Verzini 2 (o luganega)
Pancetta "quadra" gr. 50
Lardo "quadro" gr. 50
Burro 200 gr.
Pelati o pomodori freschi 500 gr.
1 cipolla, 1 gamba di sedano, 3 foglie di alloro, vino bianco (un bicchiere)
1 carota, olio, sale e pepe
Esecuzione Preparazione:

La sera precedente, mondate, lavate e tagliate  la verza in grossi pezzi, asciugatele e mettete le foglie a gelare (se la notte non è abbastanza fredda usate il congelatore).

Per prima cosa togliete la verza dal congelatore, pulite accuratamente con acqua bollente lo zampetto di maiale, fiammeggiarlo (per bruciare i peli), spaccarlo per il lungo e tagliarlo in modo da ottenere 4 pezzi. Raschiate e poi fiammeggiate le cotiche, poi tagliatele in pezzi grossi o a listarelle. Pulire sempre   con la tecnica usata precedentemente l'orecchio, il musetto ed il codino, fatto questo tagliarli in grossi pezzi; lavare il tutto ancora una volta in acqua bollente. Tagliate a dadini la pancetta ed il lardo, affettate la cipolla e tagliate la carota ed il sedano in piccoli pezzetti.

Fate soffriggere con il burro e l'olio, la pancetta il lardo la cipolla la carota ed il sedano e con questo soffritto rosolate il piedino le cotiche, l'orecchio il musetto ed il codino per circa 15 minuti, aggiungete le costine (tagliate in pezzi),  il   bicchiere di vino bianco e i pelati, condire con sale e pepe e continuate la cottura per altri 5 minuti,  aggiungere le verze e coprire la pentola con un coperchio; fate cuocere a fuoco lento per 2 ore circa, avendo cura di mescolare spesso, aggiungete i salamini (dopo averli bucati con una forchetta), le foglie di alloro e continuate la cottura per 1 ora e mezzo circa. Quando ogni elemento sarà ben cotto la casuola è pronta, dovrà risultare piuttosto densa con un sugo un po' appiccicoso (dovuto specialmente alle cotiche). Come già raccomandato mescolate spesso al fine di evitare che si bruci ma senza aggiungere  acqua, in quanto le verze scongelandosi la creeranno naturalmente. Se dopo circa 3 ore di cottura nella pentola c'è molta acqua scopritela in modo di farla evaporare.

NB: Era usanza cucinare questo piatto il giorno dei morti.

Costoletta alla milanese

Dosi per 4 persone
Ingredienti
4 costolette di vitello tagliate alte quanto l'osso (carré di vitello)
Burro gr. 100
Due uova, pane grattugiato grosso, un limone e sale
Esecuzione Appiattire un poco le costolette con il batticarne e spolverizzarle di sale. In un piatto fondo versare le uova e senza salarle sbatterle bene, poi immergervi le costolette ad una per volta, meno l'osso, passarle successivamente nel pane grattugiato grosso (che sarà preparato pochi minuti prima con del pane secco che non abbia odore di stantio), premerle poi con il palmo della mano affinché il pane aderisca bene e non si stacchi durante la cottura. In un largo tegame soffriggere il burro e, appena sarà spumeggiante sistemarvi in un solo strato le costolette. Cuocerle due o tre minuti per parte: devono risultare morbide e leggermente dorate; metterle su un piatto di portata, salarle e guarnirle con spicchi di limone.

Lepre in salmì

Ingredienti
Una lepre di 3 kg.circa
Burro gr. 150
Lardo gr. 50
Pancetta quadra gr. 50
Vino rosso (Barbera o Barolo) 2 litri
Panna 1/4 di lt.
Farina bianca
2 cucchiai di cacao amaro
Due spicchi d'aglio
4 cipolline, due carote, due gambe di sedano
Un rametto di timo, Un rametto di maggiorana, 4 foglie di alloro, cannella
Chiodi di garofano, bacche di ginepro 10 gr, 4 foglie di salvia, pepe in grani.
Esecuzione La frollatura

Pulire le lepre (senza spellarla) dalle interiora conservandone il sangue, il cuore, il polmone ed il fegato in frigorifero. Avvolta in uno strofinaccio appendere la lepre per le zampe posteriori in luogo fresco per tre giorni, oppure la lasci in frigorifero regolato a 6° - 8° per due giorni; (una volta si lasciava sotto la neve per 48 ore).

Dopo la frollatura, lavare e mondare le verdure, affettare le carote, il sedano ed una cipolla. Metterle in recipiente che possa poi contenere la lepre. Aggiungere tutte le erbe aromatiche (alloro, salvia ecc.), i grani di pepe schiacciati e sale in giusta quantità. Versarvi sopra tutto il vino e sistemarvi la lepre precedentemente asciugata con un panno ruvido, tagliata a pezzi e dopo aver scartato la testa e le zampe, (non aggiungete le frattaglie). Lasciarla marinare per 48 ore, trascorso questo tempo scolare, asciugare ed infarinare i pezzi di lepre. In una casseruola di rame fare rosolare le cipolle rimaste (affettate), il burro la pancetta, il lardo ed i pezzi di lepre. Quando la carne sarà ben colorita, levarla e tenerla a parte; mettere nel sugo di cottura il sangue, e le frattaglie; lasciarle insaporire poi levarle, tritarle finemente e rimetterle in casseruola unitamente ai pezzi di selvaggina. Versare sulla lepre il vino della marinata e tutte le verdure; se necessario, aggiungere altro vino in modo che la carne venga ad essere completamente coperta. (Il vino usato per la macerazione della carne darà un sapore più aggressivo al piatto; ne usi dell'altro se pensa che non sarà di suo gradimento). Salarla; cuocere a fuoco lento da un minimo di 2 ad un massimo di 3 ore o quattro ore a seconda della grossezza e dell'età della lepre. Dopo circa 1,30 h. aggiungere i due cucchiai di cacao. Comunque la carne dovrà risultare ben cotta senza però spappolarsi. Quando sarà pronta togliere la lepre dalla casseruola e passare al setaccio il fondo di cottura. Rimettere il passato nel recipiente, assaggiare a al caso aggiungere sale e pepe, unire "disponendone" una cucchiaiata di grasso d'arrosto. Sistemare nuovamente nella casseruola i pezzi di lepre, versare la panna e mescolare, tenere sul fuoco per una decina di minuti e servirla ben bollente. E' una preparazione che si consiglia di effettuare il giorno prima (in questo caso incorporarvi la panna il giorno dopo dieci minuti prima di levare il recipiente dal fuoco). Si accompagna bene con la polenta.

Polenta vuncia

Dosi per 8 persone
Ingredienti
Farina gialla bramata (a grana grossa) gr. 250
Farina di fràina (di grano nero detta anche grano saraceno) gr. 250
Burro gr. 150
Grana padano gr. 100
Formaggio asiago gr. 100
6 spicchi d'aglio oppure cipolla e erba savia
Cannella, sale
Esecuzione Preparare polenta, soffriggere nel burro gli spicchi d'aglio (od in alternativa la cipolla). Quando la polenta sarà cotta rovesciatela su un tagliere e copritela con un tovagliolo. Predisponete una pirofila ungendola abbondantemente di burro; tagliate la polenta a fettine non più alte di un dito e fatene un primo strato nella pirofila. Grattugiate grossolanamente l'asiago e finemente il grana, mescolatelo con un buon cucchiaio di cannella in polvere; cospargete la polenta con il miscuglio preparato e irroratelo di burro fuso. Poi fate un secondo strato di polenta, formaggio e burro; terminate con la polenta cosparsa di formaggio e irrorata di burro. Mettetela in forno ben caldo a 220° e lasciate cuocere la polenta fino a che sulla superficie ci sarà formata una bella crosta.

Lumache alla milanese

Dosi per 4 persone
Ingredienti
24 lumache già purgate
Burro 70 gr.
Aceto, olio d'oliva
4 acciughe sotto sale, una manciata di prezzemolo, aglio
Semi di finocchio, farina bianca, una cipollina, vino bianco secco
Noce moscata, sale e pepe
Esecuzione Lavare in acqua corrente ed a lungo le lumache, poi metterle in una terrina, ricoprirle d'acqua, unire una manciata di sale grosso e un po' di aceto; lasciarle così per circa un'ora, mescolando di tanto in tanto perché emettano la loro schiuma. Lavarle ancora accuratamente, metterle di nuovo in acqua salata e aceto e rimescolarle, continuando così sino a che non emetteranno più schiuma; allora lavarle in acqua corrente e porle a fuoco con dell'altra acqua calda salata ed acidulata con aceto e lasciarle cuocere per una decina di minuti. Togliere quindi le lumache dai gusci e levare loro l'estremità scura. Mondare e lavare il prezzemolo e la cipolla, poi tritarli. Porre sul fuoco una casseruola con due cucchiaiate di olio e burro, unire uno spicchio d'aglio schiacciato e farlo rosolare, poi levarlo, aggiungere il trito di prezzemolo, le acciughe lavate e diliscate e alcuni semi di finocchio. Lasciare soffriggere, unire poca farina bianca, sistemare nel recipiente le lumache, irrorare con un bicchiere di vino bianco, salare poco, pepare ed aggiungere un pizzico di noce moscata. Cuocere le lumache per circa un'ora mescolandole spesso; servirle calde.

Polenta

Dosi per 4 persone
Ingredienti
Farina gialla 400 gr.
Sale
Esecuzione Per la preparazione della polenta ci vorrebbe il classico paiolo di rame non stagnato, il bastone lungo di legno e un bel fuoco... di legna ! Ma in alternativa useremo il fornello a gas.

Mettete nel paiolo, o in altro recipiente adatto alla cottura della polenta (preferibilmente di acciaio o di tipo antiaderente), un litro e mezzo circa di acqua (la quantità di liquido è difficile da precisare in quanto dipende molto dal tipo di farina che può essere di grana grossa o fine, tuttavia si può calcolare una dose di circa 350 gr. per ogni 100 gr. di farina); portatela ad ebollizione, salate e cominciate a versarvi a pioggia la farina, in piccole quantità e continuando a mescolare con un lungo cucchiaio di legno. Fate bene attenzione a non formare grumi. Cuocete la polenta per circa 1 ora, mescolando ripetutamente. Rovesciatela sul tagliere, copritela con un un tovagliolo e lasciatela riposare per 5 minuti prima di servirla.

La bÜseca  (zuppa di trippa alla milanese)

Dosi per 6 persone
Ingredienti
Trippa mista di vitello (cuffia e ricciolotta detta "ciapa" e   "francese"), in parti uguali complessivamente kg. 1,500
Grana padano grattugiato gr. 200
Pancetta o grasso di prosciutto gr.50
Burro gr.50
Foglie di salvia 6
3 patate a tagliate a pezzetti
500 gr di fagioli di Spagna
Una cipolla
Una carota
Una costa di sedano
Pane mistura o pane francese
Sale.
Esecuzione Acquistare la trippa già pulita e semi-cotta, lavarla molto accuratamente, poi tagliarla a listerelle. Tritare la pancetta e porla a fuoco con il burro, facendovi rosolare la cipolla affettata, la salvia la carota e il sedano a fettine. Aggiungere la trippa, mescolarla e lasciarla soffriggere per una decina di minuti, poi unire l'acqua in quantità sufficiente per la zuppa, aggiungere le patate, i fagioli e sale quanto basta. La cottura per la trippa di vitello è di 2 ore, per quella di manzo 3 ore. Quando la "buseca" sarà pronta servirla con abbondante grana padano a parte e fette di pane di misura (oggi difficilmente reperibile) o pane francese.

Trippa alla milanese

Dosi per 6 persone
Ingredienti
Foiolo kg. 1
Ricciolotta (francese) gr. 350
Pomodori freschi gr. 400
Fagioli di Spagna, secchi gr. 150
Burro gr. 50
3 foglie di salvia
Una grossa carota, una cipolla, una costa di sedano
Mezzo litro di brodo, grana padano grattugiato, sale e pepe
Esecuzione La sera prima mettere a bagno i fagioli, anche se saranno stati acquistati già ammollati (in questo caso prenderne gr. 500). Il mattino successivo lessarli mettendoli in acqua fredda. In un grande tegame rosolare il burro con la salvia, unendo poi la cipolla, la carota e il sedano, tutto quanto affettato. Dopo circa 10 minuti aggiungere il foiolo tagliato a striscioline sottilissime e un'ora dopo la ricciolotta tagliata a quadretti di tre cm. tutta ben scolata (la trippa solitamente viene venduta già a metà cottura). Mescolare con un cucchiaio di legno e lasciare assorbire l'acqua che in un primo momento si formerà, poi unire i pomodori freschi tagliati a piccoli pezzi, sale e pepe Durante la cottura (che richiederà due ore abbondanti) unire ogni tanto un poco di brodo, perché la trippa non deve mai cuocere asciutta, altrimenti attacca facilmente. Quindici minuti prima di levare la pentola dal fuoco unire i fagioli scolati dalla loro acqua di cottura. Servire la trippa che deve risultare ben ristretta, su di un piatto di portata profondo cospargendola con abbondante grana padano grattugiato.

Lenticchie con zampone

Dosi per 4 persone
Ingredienti
Lenticchie gr. 350
Pancetta quadra tagliata a dadini gr. 35
Una cipolla tritata
Alcune foglie di salvia o di alloro e sale
Esecuzione Faccia ammorbidire le lenticchie, per la durata di una notte, in una ciotola con molta acqua tiepida. In una casseruola faccia soffriggere la pancetta, la cipolla e le foglie di alloro. Versare quindi le lenticchie scolate e le ricopra d'acqua. Aggiunga il sale e lasci cuocere sino a quando l'acqua non si sarà completamente consumata. A parte in acqua fredda faccia lessare lo zampone. Servire in un solo piatto di portata, tenuto preventivamente in caldo, le lenticchie con sopra lo zampone tagliato a fette. Altri accoppiamenti prelibati con le "lenti" sono i cotechini (2 ore di cottura in acqua fredda) e la mortadella di fegato. Alcuni quest'ultima l'uniscono sbriciolata alle lenticchie a metà cottura.
 

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Copyright © 1998 Antonio Alberio
Ultima modifica: April 29, 2000